Al contrario di quanto aveva fatto finora, questa volta Steve Bannon ha sferrato un attacco frontale a Papa Francesco. Dove? Nel numero in edicola questa settimana dello Spectator edizione americana, in un articolo a firma di Nicholas Farrell, “Bannon va alla guerra contro il Papa”.
Secondo l”ex stratega della Casa Bianca Francesco è “coperto dal disprezzo” della gente. Bannon non è l’unico cattolico a criticare il Papa, accusato di annacquare l’insegnamento cattolico. La posizione del pontefice sulla crisi dei migranti (ha detto che la loro dignità dei migranti dovrebbe essere una priorità) ha anche fatto arrabbiare molti cattolici,in Italia come negli Usa, come il recente suggerimento di Francesco che il populismo semina l’odio e conduce a Hitler. “Queste cose – secondo Bannon – dimostrano che il Papa è dalla parte dell’élite e non dei piccoli della terra”. La soluzione? Il papa dovrebbe essere un pilastro dell’Occidente e non lo è. E soprattutto: “Deve essere più di sinistra, i suoi tentativi di demonizzare il movimento populista in Europa e negli Stati Uniti sono da disprezzare”.
Tra “i suoi più grandi fallimenti – continua l’ex strategist del Presidente USA Trump – al di fuori del campo spirituale e teologico è l’essersi schierato schierati con le élite globaliste contro i cittadini delle nazioni del mondo”. Quindi questo è il promemoria di Bannon per il Papa: “Vuoi coltivare un’immagine mediatica del campione dell’uomo che lavora, sei grande, ma in realtà devi difendere il povero e non con i ricchi e i potenti che guidano l’Onu e l’Ue a favore dei loro programmi internazionalisti a spese dei piccoli”. Queste parole risuonano proprio nei giorni in cui è stato esaminato ed approvato a Marrakech il Global Compact sulle migrazioni, Italia e molti altri paesi assenti.
L’articolo dello Spectator sottolinea il ruolo di patron di Bannon giocato dal cardinale americano conservatore Raymond Burke nella Fondazione che tiene a battesimo l’università dei populisti presso l’abbazia di Trisulti, descritta come Hogwarts, la scuola di stregoneria e magia di Harry Potter
Di Burke e di Bannon ha parlato in un lungo reportage da Regensburg in Germania, Jason Horowitz sul New York Times lo scorso 7 dicembre, dedicato alla figura della principessa (un tempo animatrice del jet set) Gloria von Thurn und Taxis, amica di Benedetto XVI e del Prefetto della Casa Pontificia Georg Ganswein, il cui palazzo romano, che guarda l’antico Foro, è uno dei luoghi preferiti per i prelati conservatori e per i populisti come Bannon “che – sono parole del NYT – sperano di usare la crisi della pedofilia per rovesciare il pontefice di 81 anni”
La principessa ha ricordato di aver avuto una bellissima conversazione con l’ex Nunzio Carlo Maria Viganò (da lei definito un whistleblower) durante l’estate, nel corso di un party nella residenza romana del cardinale americano James Harvey, titolare della Basilica di San Paolo fuori le Mura. Ha parlato anche della bellissima festa di compleanno, in un seminario toscano (“è stato un grande party”, ha detto TNT, il suo soprannome) per il Cardinale Burke — così vicino a lei come “un prete di famiglia” , che ha mangiato una torta a forma di berretta cardinalizia , e ha guardato i fuochi d’artificio fatti in suo onore. Il castello di Regensburg potrebbe diventare anch’esso una scuola “per gladiatori della fede”, un’altra Hogwarts.