Per la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani e americani, Steve Bannon è l’eminenza grigia, anzi nera, del presidente Donald Trump. Di lui stanno dicendo che è, in ordine di apparizione: anti-semita, xenofobo, suprematista bianco, islamofobo, allievo ideale di Julius Evola, Benito Mussolini e Oswald Spengler, profeta oscuro che teme un’apocalisse imminente e (da questa settimana) anche un amante del Lato Oscuro della Forza che cita quali esempi di successo Darth Vader (lo jedi malvagio della saga di Guerre Stellari, per chi non lo sapesse) e niente meno che Satana. E’ difficile condensare tanta malvagità in una sola persona. Troppo. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con Austin Ruse, presidente del Catholic Family and Human Rights Institute (C-Fam) uno dei leader del movimento pro-life americano, collaboratore di Breitbart News, il network di siti conservatori che Steve Bannon ha ereditato quattro anni fa dal suo fondatore Andrew Breitbart.
Austin Ruse, i media sono concordi nel dire che Steve Bannon sia dietro alla stesura del cosiddetto “Muslim Ban”, il più discusso decreto di Donald Trump sull’immigrazione. Le risulta?
Posso solo dire che sarei sorpreso se non avesse avuto voce in capitolo nel redigere il decreto sui rifugiati dai sette paesi identificati come estremamente problematici. D’altro canto è il capo stratega del presidente. Ma vorrei anche sottolineare che quel decreto non è affatto un “Muslim Ban”. Il presidente si è impegnato a distruggere l’Isis. Nel momento in cui l’Isis verrà realmente distrutto, i suoi terroristi si disperderanno nei paesi amici e probabilmente cercheranno un modo di entrare negli Usa. Il decreto è stato emesso in vista di quello scenario.
Bannon si ispira realmente a pensatori italiani di estrema destra come Julius Evola e all’azione di Benito Mussolini?
Niente di più falso. Nella sua conferenza in Vaticano nel 2014, Bannon ha citato Evola quale fonte di ispirazione di Aleksandr Dugin e degli eurasiatisti russi. Non ha assolutamente fatto suo il pensiero di Evola, lo ha semplicemente nominato quale fonte di ispirazione di un altro pensatore funesto. Bannon è sostanzialmente un patriota americano, influenzato semmai dal pensiero dei Padri Fondatori e da filosofi come Edmund Burke. Bannon si è laureato in Relazioni Internazionali alla Georgetown e in Economia a Harvard. E’ una persona molto colta, nomina e cita moltissimi personaggi del passato. Ciò non vuol dire che li condivida tutti.
Steve Bannon è anche definito un “suprematista bianco”…
Anche questa è la solita macchina del fango della sinistra, che cerca sempre di rovinare la reputazione dei suoi nemici definendoli, di volta in volta: sessisti, razzisti, xenofobi e quant’altro. Né Bannon, né alcuno dei suoi colleghi a Breitbart è un “suprematista bianco”. Non è altro che una calunnia.
Viene anche considerato come un giornalista ammiratore di Vladimir Putin. Cosa pensa realmente del presidente russo?
In realtà, a Bannon non interessa molto Putin o la Russia. Nelle riunioni di Breitbart anche quando sono io che spingo per dare notizie più positive sulla Russia e Bannon non è d’accordo. Non è sicuramente un fan di Putin.
Un’altra accusa frequente che gli viene rivolta è che sia un “islamofobo”. Bannon pensa che sia l’islam in sé a costituire il problema?
Steve Bannon ha sempre distinto fra l’islam e lo jihadismo, il fascismo islamico. Nel suo discorso in Vaticano, ogni riferimento all’islam, per esempio, riguarda la sua variante politica e radicale, sguinzagliata in Iraq e altrove. Bannon non è a favore della “guerra all’islam”, ma vuole che l’Occidente si difenda dall’Isis e da altri movimenti terroristici pericolosi quanto l’Isis.
Breitbart mostra il suo sostengo per partiti di estrema destra in Europa, come il Fronte Nazionale in Francia e l’AfD in Germania. In Italia pare anche sostenere il Movimento 5 Stelle, che è anti-sistema ma più vicino alle posizioni di estrema sinistra. Perché?
E’ esagerato dire che Breitbart abbia mostrato simpatia per questi partiti. Breitbart News è prima di tutto un sito di notizie e dà notizie su questi movimenti… perché fanno notizia. Esattamente come fa anche il New York Times, o qualunque altro giornale. Bannon è esplicitamente simpatizzante dell’Ukip britannico e di Nigel Farage, ma per quanto riguarda gli altri partiti che ha citato, dà solo copertura mediatica e niente altro.
Infine, ma non da ultimo, Steve Bannon viene citato spesso in questa settimana per “aver elogiato il Lato Oscuro della Forza” e addirittura Satana. Può essere una battuta, ma molti lettori cattolici sono preoccupati… mi conferma che scherzava?
Molto di ciò che si legge su Steve Bannon sono citazioni da sue provocazioni, scherzi, improvvisazioni jazzistiche, molto spesso per scioccare i suoi avversari. La citazione sul “lato oscuro” riguardava quegli “uomini neri” che causano costernazione e anche terrore nella sinistra. Ha parlato, con ammirazione, della reputazione dell’ex vicepresidente di George Bush, Dick Cheney, che la sinistra considerava malvagio quanto Darth Vader. Ma, in generale, dobbiamo tener presente che sia Bannon che Trump non hanno passato la loro vita pianificando la loro ascesa politica. Molti politici di professione hanno passato tutto il loro tempo, fin da bambini, a prepararsi a diventare senatori o il presidente, hanno soppesato ogni loro parola per far sì che fosse banale e noiosa. Questi due (Trump e Bannon, ndr), al contrario, non hanno programmato la loro vita in vista di un’ascesa alla Casa Bianca e quel che hanno detto in passato può anche sembrare divertente, scioccante, ma autentico. Io comunque conosco Bannon come una brava persona, brillante, motivata, rude. Un vero leader.
Original article: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-non-e-il-male-steve-bannon-visto-da-vicino-18989.htm